Attività di monitoraggio, previsione e prevenzione rischi e interventi operativi

IMPEGNO CONCRETO

Il volontario di oggi è un professionista dell’emergenza che si forma solo attraverso la trafila dei tre saperi: il sapere generico, trasmesso ed appreso nelle lezioni d’aula, il saper fare che si concretizza con l’addestramento e le esercitazioni pratiche, il saper essere che  è sintesi del tutto e costituisce la differenza tra “fare il volontario” ed “essere un volontario”. Ciascuna delle fasi è curata, è importante e non esaurisce l’iter professionale del volontario in quanto, la formazione continua e l’aggiornamento, sono ciò che impedisce la caduta della “prontezza operativa”, che altrimenti, inevitabilmente, si verificherebbe.

Infatti, l’attività di Protezione Civile è una di quelle che ci si augura e  si spera di  non dover mai svolgere, ma che obbliga ad essere pronti qualora serva.

La formazione si articola su 4 moduli tecnici specifici per la Protezione Civile (leggi, regolamenti, norme tecniche di utilizzo attrezzature, sicurezza ecc) e 4 moduli sanitari (primo soccorso, blsd, ptc ecc.), entrambi svolti con metodi didattici che permettono il contatto diretto ed immediato con gli argomenti  da trattare evitando, per quanto possibile, la normale didattica d’aula che rischia di risultare poco efficace.